Scoprirai i benefici e come applicare la “Settimana del pensiero” di Bill Gates
La “Think Week” letteralmente significa “settimana del pensiero”, è una pratica inventata da un certo Bill Gates, fondatore di Microsoft, dove per due settimane l’anno si isola completamente senza aver alcun contatto con famiglia, lavoro e colleghi.
“Perché lo fa?” vi starete chiedendo.
Lo fa per rigenerarsi, per pensare a nuove idee, pensare al futuro suo e della Microsoft.
Ma più avanti vedremo i benefici che la Think Week ci può dare.
Questa abitudine di Bill Gates ci aiuta a capire che noi tutti abbiamo bisogno di rallentare, di prenderci una pausa di riflessione per poter capire se stiamo andando nella direzione giusta, se c’è qualcosa da migliorare o da cambiare.
COME FUNZIONA
In pratica, una volta allontanato da tutti, si trasferisce per una settimana nella sua casa a Nord-Ovest dell’Oceano Pacifico, in una località segreta vicino Seattle.
Si porta con se diverso materiale cartaceo: Libri, riviste, articoli di giornale, materiale della Microsoft.
Si dice che sia arrivato a leggere anche per 18h consecutivi.
Ha inoltre un abitudine molto particolare, quella di scrivere commenti dettagliati su tutto ciò che legge.
Per ottimizzare il tempo nel miglior dei modi, ha un cameriere personale che si fa vivo solo 2 volte al giorno per portargli un piatto solido di mangiare in quanto il resto della giornata beve solo aranciata frizzante.
Il tempo lo passa maggiormente sulla sua scrivania, posta difronte una finestra che affaccia come detto prima sull’oceano pacifico.
Per farla molto breve, in questa settimana, semplicemente legge e pensa.
STOP!
BENEFICI
Bill dice che qui sforna le sue migliori idee, lontano dalla vita frenetica e piena di contatti che affronta ogni giorno.
Infatti è in questa settimana che avrebbe avuto diverse idee per la Microsoft, idee che oggi sono realtà nella vita di ognuno di noi.
I benefici non finiscono qui, non sono solo a livello professionale e lavorativo, ma soprattutto a livello personale, dove questo periodo di calma ti aiuta a mettere ordine nella mente e nei pensieri.
Non dimentichiamoci il lato creativo.
Trovandoci in un luogo nuovo avremo senza alcun dubbio input diversi da quelli dati dalla nostra quotidianità, input che con grande probabilità aumenteranno la nostra creatività e ispirazione.
Se poi la nostra “Think Week” la viviamo in una località limpida e pulita come una casa in montagna, passare del tempo immersi nella natura porta notevoli benefici alla salute, come la diminuzione dello stress e della depressione e l’aumento del livello di energia interno.
CONSIGLI SU COME APPLICARLA
– Se hai difficoltà a prenderti una settimana, puoi iniziare tranquillamente con il weekend o almeno 24h continue.
– Devi essere solo, senza alcuna distrazione e magari senza smartphone.
– Scegli una casa, un appartamento o un hotel molto distante dalla città e possibilmente immerso nella natura.
– Imposta in anticipo le tue giornate, decidendo già prima cosa portare, cosa leggere e a quali attività dedicarti.( Dai uno sguardo QUI se vuoi qualche consiglio su cosa leggere )
– Dedica una parte della giornata nell’immersione fisica e mentale IN natura. (I benefici sono elencati sopra)
– Ottimizza il tuo tempo.
– Tieni un block-notes con una penna sempre a portata di mano e appunta ogni idea interessante.
CONCLUSIONE
Il tempo impegnato per rigenerarsi non è mai tempo perso.
Tutti abbiamo bisogno di staccare dalla nostra quotidianità, dalla nostra routine, dalle nostre relazioni umane.
Pensaci bene, sarebbe veramente bello e produttivo dedicare del tempo solo con te stesso e i tuoi pensieri.
Personalmente penso che una settimana sia troppa, ma noi non abbiamo una realtà immensa come la Microsoft a cui pensare.
Molto importante è non scambiare la “Think Week” per una settimana di vacanza, altrimenti avrà effetto contrario.
Staccare completamente la spina dal mondo esterno, sembrerà strano, difficile, ma ne varrà la pena.
Ora ti lascio con una domanda secca.
Secondo te, ne abbiamo veramente bisogno?
P.S. Se ti va, dai uno sguardo ai libri che ho recensito personalmente QUI.
Grazie,
Giovanni